Garante: la “Relazione sull’attività 2019”

Presentata la Relazione 2019 sulle attività dell’Autorità: queste hanno riguardato principalmente la tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale dell’economia fondata sui dati (in particolare i dati personali). Temi di attenzione sono stati l’uso di grandi piattaforme, i big data, gli algoritmi di intelligenza artificiale, la sicurezza dei sistemi, l’aumento nell’utilizzo di sistemi di sorveglianza con l’aumento dell’utilizzo dei dati biometrici, la monetizzazione dei dati personali, le fake news, l’internet of things, il revenge porn. I fatti più noti sono la sanzione a Facebook per un milione di euro per quanto emerso in relazione alla vicenda di “Cambridge Analytica” e la richiesta che ha portato alla costituzione presso il Comitato europeo delle autorità privacy (EDPB) di una commissione dedicata ai pericoli collegati all’utilizzo dell’app. “Tik Tok”, specie per i minori.

Particolare attenzione è stata posta alla vigilianza in materia di cybersecurity con ingiuzioni per il servizio PEC (Posta Elettronica Certificata) fornito da Aruba, per la messa in sicurezza dei sistemi di partecipazione web dell’Associazione Movimento 5 Stelle e dell’Associazione Rousseau. È proseguita poi l’attività informativa in relazione all’utilizzo degli assistenti digitali e di contrasto al cyberbullismo.

I numeri del 2019, solo in parte paragonabili a quelli dell’anno precedente nel corso del quale è entrato in vigore il nuoro Regolamento UE, sono i seguenti (tra parentesi i numeri del 2018):

  • Riscontri a segnalazioni e reclami: 8.092 (5.640)
  • Sanzioni riscosse: € 3.017.363 (8.161.806)
  • Ispezioni: 147 (150)
  • Provvedimenti collegiali: 232 (517)